Lead magnet: 18 esempi e come crearne uno efficace

Cos’è un lead magnet? Perché tutti gli esperti di email marketing ne parlano?

Te lo spiego in dettaglio in questa guida.

Ma soprattutto ti mostrerò:

  1. come crearne uno di efficace, in fretta,
  2. e una serie di esempi da cui trarre spunto.

Perché senza lead magnet, sarai come un pugile che va sul ring con le gambe legate… Non avrai possibilità di vincere.

Lead Magnet Esempi


Indice

  1. Lead magnet significato
  2. Esempi di lead magnet
  3. Meglio un lead magnet ebook, un video o altro?
  4. Come trovare l’argomento giusto?
  5. Come consegnare il tuo lead magnet
  6. Il prossimo passo

Lead magnet significato

Lead magnet significa “calamita per potenziali clienti”. Questa è la traduzione e ti suggerisce già l’utilità di questo strumento.

Vediamo in dettaglio come si integra all’interno di un business online.

Cos’è un lead magnet

Un business online si basa sullo schema:

Visitatori → Iscritti → Clienti

Per esempio tu ora sei un visitatore di Italian Indie. Magari sei arrivato da Google proprio per leggere questo articolo.

Ti piace e dai un occhio all’homepage. Come per qualsiasi altro progetto digitale è il modo più semplice per saperne di più.

Sull’homepage trovi l’invito a iscriverti alla nostra newsletter.

Inserisci l’email e… Grazie, ora sei un nostro iscritto!

Ora su Italian Indie vendiamo corsi di formazione e consulenze di web marketing. A chi?

Agli iscritti, ovvio.

Ogni settimana inviamo una newsletter con dei contenuti originali nell’ambito del marketing online.

Ma la usiamo anche per promuovere i nostri servizi e prodotti.

E quando un iscritto compra, diventa un nostro cliente.

Ora il punto chiave è perché un visitatore inserisce la sua email nel modulo sull’homepage di Italian Indie?

Ci sono vari motivi:

  • gli piacciono i nostri contenuti,
  • gli interessa la nostra newsletter,
  • MA più di tutto, vuole il nostro lead magnet.

Immagina un modulo di iscrizione sul tuo sito. L’invito recita: “Iscriviti per rimanere aggiornato”.

Funzionerà? Ti risparmio il test: convincerai meno dell’1% dei visitatori (è una statistica tipica). Così starai una vita a costruire una lista decente.

Per moltiplicare la percentuale di conversione, ti serve un lead magnet.

Nel modulo noi gli chiediamo la sua email e in cambio gli promettiamo in regalo un corso email sugli infoprodotti, la nostra specialità.

Questo è un lead magnet.

In genere si tratta di un contenuto che regali in cambio dell’iscrizione alla tua lista email.

Il visitatore inserisce i suoi dati e l’autorisponditore gli consegna il lead magnet. Ma non finisce qui…

La funzione segreta di un lead magnet

Ok, il lead magnet serve per avere l’email dei visitatori. Ma c’è anche un obiettivo nascosto.

Pensaci un attimo, cosa ci guadagna il nuovo iscritto dal tuo lead magnet?

Non è che online la gente colleziona PDF gratuiti, al posto delle figurine Panini..

Ogni nostra decisione è motivata da un problema.

Anche il tuo visitatore vuole la soluzione a una sua sofferenza. Tutto parte da lì.

Nei moduli d’iscrizione il copy che funziona è sempre una riformulazione di queste due frasi:

“Hai un problema? Ti aiuterò, se ti iscrivi.”

Se agganci la sofferenza giusta, avrai l’attenzione del visitatore. E soprattutto, otterrai la sua email.

Ma non basta.

L’obiettivo dell’iscritto è il risultato promesso.

Devi mantenere la parola data. Il lead magnet deve portare l’iscritto al risultato promesso.

È un impegno, ma vantaggioso anche per te. Un visitatore ha già un po’ di fiducia in te, abbastanza per darti la sua email.

Ma non è ancora pronto per comprare da te.

Risolvendogli un primo problema, aumenti la sua fiducia in te. Cementi la vostra relazione. Viceversa se il tuo lead magnet lo delude, qualsiasi proposta d’acquisto partirà in salita.


Non uso i termini Problema e Risultato a caso.  La formula Problema → Risultato → Soluzione è alla base di ogni processo di marketing.

Ti spiego come usarla per tutti i tuoi prodotti o servizi nell’ebook: Maledetti Indecisi.


18 Esempi di lead magnet

Prima di passare alla creazione di un lead magnet adatto a questa esigenza, vediamo una lista di possibilità.

1. L’estratto di un tuo infoprodotto

Hai un corso on un libro. Ne tiri fuori un capitolo o due e lo regali ai tuoi nuovi iscritti.

Questo è un approccio tipico per gli autori di saggi e romanzi. Per esempio lo usa James Clear l’autore di Atomic Habits.

2. Il primo passo

Il tuo lead magnet può contenere la prima parte del percorso per l’eliminazione del problema degli iscritti.

L’importante in questo caso è garantire un tangibile beneficio.

Per esempio su Chitarra Facile il lead magnet ti insegna a suonare la tua prima canzone.

Non padroneggi ancora lo strumento, ma hai già un primo miglioramento.

3. Una possibile soluzione

Un altro approccio è offrire una delle possibili vie d’uscita dal problema del cliente.

Chiaro, non funzionerà per tutti, ma sarà super utile per alcuni. E gli altri avranno comunque un assaggio delle tue competenze.

Per esempio puoi offrire un piano d’allenamento adatto per chi non ha accesso a una palestra.

L’ideale qui è offrire una soluzione originale. In questo modo anche chi non l’applicherà, apprezzerà il contenuto per il suo approccio non convenzionale.

4. Lista di soluzioni o consigli

Spesso puoi migliorare la situazione di un lettore con semplici accorgimenti. Il caso tipico è quello dei principianti. Sono agli inizi e ogni consiglio rappresenta un passo avanti enorme per loro.

L’idea è di dare da 3 a 10 micro-suggerimenti di applicazione immediata.

Possono essere veri e propri “consigli”, oppure anche una serie di esercizi, o di ricette. L’importante è dare una lista in cui ogni lettore troverà qualcosa da applicare subito.

5. Webinar registrato

Offri una presentazione via webinar.

Alcuni usano complicate soluzioni tecniche per dare l’impressione della diretta.

In realtà si usano sempre video registrati e mandati in automatico a ogni iscritto.

Quando qualche marketer tenta l’effetto diretta fasulla, lo trovo di cattivo gusto. Ma chissà, magari funziona con un pubblico non abituato alle logiche di internet.

In ogni caso, come lead magnet una video-presentazione (anche senza la diretta) è un bel bonus. L’importante, ovvio, è offrire un contenuto utile allo spettatore.

6. Corso via email

Qui la differenza più che altro sta nel formato.

Invece di dare un PDF, spartisci le stesse informazioni in più email.

Per alcuni lettori questo è meglio, per altri no.

Con questo metodo hai però un vantaggio. Abitui l’iscritto ad aprire le tue email. Ed è un vantaggio niente male.

Come ormai avrai capito, su Italian Indie usiamo proprio questa soluzione. Lo trovi in homepage.

7. Sconto/Spedizione gratuita

Qui si esce dalla dinamica de contenuto gratuito.

In pratica metti già l’iscritto nella condizione di diventare tuo cliente.

Dal lato del venditore è il lead magnet ideale. Il copy del tuo modulo d’iscrizione in pratica si traduce così:

“Iscriviti alla mia lista email, per comprare il mio prodotto!”

Sembra l’opzione migliore di tutte. Nella pratica però funziona solo se vendi prodotti fisici come Zalando. E anche in quel caso hai bisogno di coltivare per bene il rapporto di fiducia con i visitatori.

8. Prova gratuita

Con una membership di formazione o comunque basata sui contenuti, puoi offrire un periodo di accesso gratuito in cambio dell’email.

Per esempio Prime TV usa proprio questa formula.

9. Software gratuito

Formula analoga a quella delle membership dei contenuti.

Qui alcuni ti danno una qualche formula freemium. Per esempio MailerLite è gratis, ma con un limite sulle funzioni.

In altri casi ho visto anche regalare un intero software. Per esempio Growth Tools ti dà accesso al loro servizio Welcome.ly in cambio dell’email.

10. Quiz

I quiz hanno avuto un periodo di moda, ma ora sembrano spariti.

Lo scandalo Cambridge Analytica non ha aiutato la loro fama, mi sa.

Sono comunque un’opzione. Inviti il cliente a rispondere a una serie di domande, in cambio di una valutazione automatica su qualche aspetto della sua vita.

Davide Marciano su Affari Miei usa questa soluzione.

Oltre a ottenere l’email con un quiz ricevi anche informazioni interessanti sulle esigenze di un nuovo iscritto. In questo modo hai la possibilità di personalizzare da subito le proposte che gli invierai via email.

11. Lista risorse

Le liste di tool, app e risorse digitali in generale riscuotono sempre apprezzamento.

Tieni presente però che ormai queste raccolte sono disponibili come contenuti gratuiti sui blog.

Un lead magnet come questo funziona se hai una collezione enorme o davvero originale.

12. Mini video-corso

La logica è simile a quella del corso email, ma con il video al posto del testo.

Puoi creare una vera e proprio area riservata per il corso. Oppure invii il link a ogni video, via email.

Con questa seconda opzione ti misuri meglio l’interazione degli iscritti. Quanti cliccano sul link al primo video? Quanti su quello al secondo?

13. Mappa mentale

Per un periodo Jeff Walker usava proprio una mappa mentale dei suoi metodi di lancio come lead magnet.

Ha smesso. Forse non funzionava granché o forse ha trovato di meglio.

14. Checklist

Una serie di passi dettagliati per risolvere un problema dei visitatori.

Invece che dilungarti sui dettagli, qui gli dai un promemoria pronto all’uso. E soprattutto, gli ricordi quelle operazioni facili da dimenticare in corso d’opera.

15. Campione gratuito/Prodotto gratuito

“Iscriviti alla mia lista e ti invio il mio nuovo libro.”

Hai mai visto un’offerta di questo tipo?

Non ti consiglio un approccio del genere se sei agli inizi.

Ma regalare un prodotto fisico, spesso ha un costo trascurabile. Dai al cliente l’occasione di provarlo. E se gli piace, la conversione da iscritto a cliente sarà in discesa.

16. Gruppo social riservato

Facebook mi ha stufato come esperienza utente, ma rimane il social dominante.

E i suoi gruppi sono la parte più attiva della piattaforma.

Ne crei uno e offri l’accesso in cambio dell’iscrizione alla lista email.

Puoi usare anche una chat Telegram. Per esempio stiamo testando in beta una community dedicata solo ai creatori di infoprodotti: il Covo

Al momento l’accesso è gratuito, quindi funziona proprio come un lead magnet.

17. Modelli di copy

Hai scritto il copy di una serie di email o di un altro contenuto che spacca?

Puoi offrire questi modelli in cambio dell’email.

18. Biglietti gratuiti

Questo è super avanzato, ma davvero efficace.

Organizzi un evento dal vivo o un virtual summit online.

Offri il biglietto di partecipazione gratis in cambio dell’iscrizione alla tua lista email.

Questo per gli iscritti è interessante, ma per te ha un costo importante.

Il gioco funziona se dopo o durante l’evento gratuito hai delle offerte a pagamento. Così con quelle vendite copri le tue spese iniziali.

Meglio un lead magnet ebook, un video o altro?

Sì, ci sono un sacco di possibili lead magnet, ma nella pratica le opzioni si riducono in fretta.

Specie per i creator indipendenti che partono da zero.

All’inizio non hai le risorse per organizzare un evento dal vivo gratuito. Oppure non puoi permetterti spedizioni gratuite a destra e a manca.

Sai programmare? Ottimo, ma partire subito con un software omaggio è rischioso. Hai alte probabilità di lavorare per niente.

Nella mia esperienza personale e con i clienti che seguiamo in consulenza o su Dojo l’approccio migliore per un primo lead magnet si basa sui contenuti.

Ora qui il raggio d’azione è ancora ampio:

  • ebook,
  • corso email,
  • serie di video,
  • webinar,
  • checklist,
  • mappa mentale,

Vediamo come scegliere l’opzione più prudente nel tuo caso.

Quale completerai più in fretta?

Questa è la domanda chiave.

Puoi parlare dello stesso argomento su qualsiasi tipo di contenuto.

Non sai quale formato funzionerà meglio per i tuoi visitatori. Forse gli piacerà di più un video o invece preferiscono un contenuto testuale.

All’inizio non lo sai, perché ancora non li conosci.

Ma a seconda delle tue predisposizioni creare un ebook o un video ti richiede più o meno tempo.

Per esempio io scrivo 1.000 parole in un tempo variabile tra i 30 e i 60 minuti. Per registrare da solo lo stesso contenuto in un video, mi serve tutta una mattina o addirittura l’intera giornata.

Parlare davanti alla video-camera mi urta i nervi. Senza contare il fastidio per la preparazione dell’angolo di registrazione…

Quindi creo contenuti testuali.

Tu magari preferisci i video. E nel caso vai pure con quelli.

Se ancora non hai una preferenza chiara parti pure con un testo. Almeno non avrai bisogno di procurarti microfono e videocamera.

Meglio un singolo contenuto o un mini corso?

Nell’homepage d’Italian Indie ti invitiamo a ricevere un mini corso email. Lo stesso contenuto potevamo raccoglierlo in un PDF ed ecco pronto un simpatico ebook.

Con un mini corso misuri più in dettaglio l’interazione con gli iscritti. In più li abitui a interagire con la tua newsletter.

Ma ti richiede uno sforzo maggiore. Lo giustifichi solo se, come nel nostro caso, conosci già il tuo pubblico.

Un contenuto singolo è più veloce da preparare. Rappresenta una piccola scommessa. Se funziona bene. Altrimenti lo rimpiazzi in fretta.

Quindi, riassumendo:

  • all’inizio parti con un contenuto singolo, nel formato che ti richiede meno tempo,
  • quando avrai una conoscenza approfondita del tuo pubblico, spezzalo in più parti. Così il lead magnet aprirà la porta a un rapporto continuativo tra te e i tuoi nuovi iscritti.

A questo punto passiamo dalla forma alla sostanza.

Di cosa parlare nel tuo lead magnet

Quali sono le caratteristiche dell’argomento giusto? Eccole:

  1. è un problema ricorrente nel tuo settore,
  2. lo risolvi con un contenuto di 1.000-2.000 parole,
  3. l’iscritto al termine può applicare subito le tue indicazioni.

Teniamo un attimo in sospeso il primo punto.

Concentriamoci per ora sulle altre due caratteristiche: brevità e applicabilità.

Perché il tuo lead magnet deve essere breve e applicabile

Il tuo lead magnet DEVE essere breve: tra le 1.000 e le 2.000 parole (o 10-20 minuti di video).

Perché? Magari pensi di creare una mega guida definitiva, nel caso… E pensi male!

L’idea di scrivere un malloppone è pessima. Si tratta di un contenuto che regali. Non ci guadagnerai nulla nell’immediato. La tua motivazione evaporerà ben prima di finirlo.

Ma mettiamo anche che lo finisci. Hai scritto la tua guida di 100 pagine con soluzione assoluta-completa-perfetta al problema dei problemi.

Chi la leggerà?

Diciamo che sono un tuo nuovo iscritto. Metti che mi interessa anche l’argomento. Per me al momento sei un nessuno. Ho tempo per te?

Naah…

Magari tutto quel malloppone è una noia mortale. Preferisco non rischiare.

Un contenuto breve invece lo leggo in 5-10 minuti e lo applico subito. Un testo di 1.000-2.000 parole conviene a te (niente procrastinazione) ed è più utile all’iscritto (lettura e uso immediato).

L’applicabilità di un contenuto non dipende solo dalla sua lunghezza.

Anche l’argomento conta. Ecco come sceglierne uno rilevante per i tuoi iscritti.

Qual è l’argomento giusto?

Parti dai problemi rilevanti per il tuo settore. Immagina di crearne uno sulla crescita personale. Ecco dei problemi tipici per i tuoi visitatori:

  1. sono sempre stressato,
  2. ho cattive abitudini
  3. perdo troppo tempo tra mille impegni,
  4. mi sento insicuro in situazioni sociali,
  5. sono sempre confuso da mille pensieri.

Scegline uno, quello su cui ti senti più esperto.

Tra i 5 d’esempio vado con “sono sempre stressato”.

Scomponi il problema scelto in almeno 3 sotto-problemi.

Il tuo lead magnet deve stare tra le 1.000 e le 2.000 parole. Non puoi affrontare un argomento enorme in uno spazio così limitato.

Quindi devi restringere il cerchio. Scomponi il tuo problema nelle sue componenti. Aiutati con queste 3 domande.

  • Quando hai questa sofferenza?
  • Con quali persone?
  • In quale luogo?

Per esempio nel caso di “sono sempre stressato” ho trovato questi sotto-problemi:

  1. mi sento sempre stressato nei weekend,
  2. sono sempre stressato quando sto con i miei figli,
  3. sono stanco di essere stressato in ufficio.

Posso trovarne altri, ma per ora mi fermo (altrimenti l’elenco diventa infinito).

Puoi affrontare uno dei tuoi 3 (o più) sotto-problemi con un lead magnet di 1.000-2.000 parole? Altrimenti scomponilo in ulteriori sotto-problemi.

Come consegnare il tuo lead magnet

Ci sono soluzioni super complicate, ma io ti do l’opzione gratuita: Google Drive.

È un servizio in cloud che ti permette di:

  • caricare file online,
  • condividerli tramite un link.

Proprio quello di cui hai bisogno per il tuo lead magnet.

Quindi:

  1. apri il tuo account su Google Drive,
  2. prendi il tuo PDF o file video e ce lo trascini sopra
  3. l’upload inizierà in automatico.

A questo punto hai caricato il tuo lead magnet su internet. Ma nessuno può leggerlo o vederlo.

Niente paura.

Clicca col tasto destro sul file del lead magnet e seleziona ”Ottieni link” (o ”Get link” in Inglese).

Ti comparirà una finestra in sovrimpressione.

Imposta l’opzione d’accesso da “Con limitazioni” a ”Chiunque abbia il link”.

Hai capito l’antifona giusto? Chi clicca su quel link, avrà accesso al tuo lead magnet. Non potrà modificarlo. Ma se lo guarda online. Oppure può scaricarselo sul suo computer.

Ora copia quel link e incollalo nell’email con cui dai il benvenuto ai nuovi iscritti.

Ed è fatta. Chi si iscriverà riceverà subito il tuo lead magnet.

Il prossimo passo

Facile: scegli l’argomento giusto per il tuo lead magnet.

Decidi quale formato usare.

Poi mettiti al lavoro sulla sua creazione.

E se qualcosa non ti torna, scrivimi nei commenti o via email

Cerco sempre di rispondere a tutti.

Un abbraccio,

Samuele

Samuele Onelia

Samuele Onelia

Ho scritto il libro più breve sul copywriting: Maledetti Indecisi. Niente lungaggini. Lo leggi in 46 minuti.
Iscriviti
Notificami
guest
6 Commenti
Inline Feedbacks
Mostra tutti i commenti
Rodolfo
Rodolfo
6 anni fa

Ottimo articolo come sempre.

Io ho utilizzato l’eBook e la Checklist (che mi sta dando ottimi risultati).

Invece che cosa ne pensi delle Infografiche e di inviare come leadmagnet la prima lezione di un tuo video corso premium?

Fabio
Fabio
6 anni fa
Rispondi  Rodolfo

Anche io sto pensando di usare le infografiche come variante alla classica guida formato ebook. Mi piacerebbe sapere se qualcuno già le usa e con quali risultati.

Alberto Cabas Vidani
Admin
Alberto Cabas Vidani
6 anni fa
Rispondi  Fabio

Purtroppo non conosco esempi. L’unico consiglio è cercare in inglese, perchè in italiano non troverai sicuramente.
Però l’unica cosa è provare in una manciata di post. Indipendentemente dai risultati degli altri, ogni sito fa un po’ storia a sè.

Alberto Cabas Vidani
Admin
Alberto Cabas Vidani
6 anni fa
Rispondi  Rodolfo

Grazie dei complimenti. L’infografica è una buona idea, sicuramente. Però ho visto infografiche orribili in giro. Secondo me c’è una componente di design che non si può bypassare. E non tutti ne sappiamo abbastanza di design.
Invece la prima lezione va benissimo. Meno lavoro di così… 😉
Però è importante che sia una lezione che permette di ottenere un risultato vero. Altrimenti l’iscritto riceve poco valore.

Serena
Serena
6 anni fa

Ciao, Alberto,
anch’io ho utilizzato la checklist e l’ebook.
Quello che mi ha funzionato meglio è l’ebook anche perché la tematica è di grande interesse per i miei lettori (35 modi per guadagnare soldi mentre viaggi) 😉 Dalle mia esperienza personale posso anche dire che aiuta molto un titolo accattivante e un contenuto davvero utile per il lettore ideale 😉

Alberto Cabas Vidani
Admin
Alberto Cabas Vidani
6 anni fa
Rispondi  Serena

Grazie della testimonianza. Effettivamente un titolo del genere ingolosisce anche me! ?

Tante idee, ma poco tempo?

Ottimizza il tuo processo creativo e raddoppia la tua produttività.

Le ultime guide pubblicate